COLLEGAMENTO FRA PESACH, PASQUA E KABBALAH

COLLEGAMENTO FRA PESACH, PASQUA E KABBALAH

BY BILLY PHILLIPS · APRIL 10, 2017

 

Pasqua e Pesach sono arrivati. E questo è il momento migliore per mirare dritto al cuore della Torah e alla verità circa la figura storica di Gesù.

Il potere di Gesù e della sua straordinaria presa su un ampissimo segmento di umanità per oltre 2000 anni è rintracciabile in un verso della Bibbia nel libro del profeta Zacaria, nel quale viene detto che i popoli gentili si attaccheranno alla veste di un Giudeo e non lo lasceranno più perché “Dio è con egli”.

Il Kabbalista del 18° secolo Rav Moses David Valle spiega come questo verso si riferisca a Gesù, il Messia, figlio di Giuseppe, che venne per rivelare gli autentici segreti della Torah – lo Zohar – a tutte le nazioni dei gentili per porre fine alle loro enormi sofferenze. Gesù fu inviato per “salvarli dalla loro miseria”.

Ovviamente, all’epoca non era assolutamente permesso che la Kabbalah venisse divulgata fra le masse in quanto le persone non avrebbero mai potuto comprendere concetti come la Teoria della Relatività di Einstein, la Fisica Quantistica e neppure l’idea che la Terra fosse rotonda e formata da 7 continenti. Ma tutte queste verità scientifiche sono contenute nello Zohar. E Gesù quindi condivise i segreti dello Zohar nello stesso modo in cui fa la Torah. Attraverso storie e parabole. Ed è per questo motivo che Gesù stesso usava dire che avrebbe rivelato questi misteri solamente ai suoi discepoli più stretti, mentre alle masse avrebbe parlato attraverso parabole.

Ed eccoci al punto.

Gesù e il Nuovo Testamento ci dicono che i suoi insegnamenti sono una parabola! E ciò include i concetti di Trinità, di Figlio di Dio, il Golgota e la Croce.

IL NOME DI DIO

 

Provate a immaginare se Gesù si fosse chiamato Stefano. Immaginate di credere che Stefano sia Dio. Provate a immaginarvi usare espressioni come “Stefano mi salverà”, “Credi in Stefano, è l’incarnazione di Dio.” “Solo Stefano è il figlio di Dio.”. “L’unico modo per arrivare a Dio è attraverso Stefano.” E ancora “Stefano è il mio Signore e il mio Salvatore.”

Se questo accadesse oggi, sarebbe immediatamente visto come culto di una persona, idolatria, paganesimo.

Ma siccome il suo nome è Gesù (il cui nome preciso, tra l’altro, sarebbe Joshua) e siccome per più di venti secoli siamo stati condizionati ad associare questo nome al Divino, siamo incapaci di guardare al personaggio storico di Joshua/Gesù con obiettività. Ma se provate semplicemente a cambiare il suo nome in Stefano, Giorgio o Marco, comincerete a intuire che c’è qualcosa di più riguardo la storia di Gesù rispetto a quanto l’Apostolo Paolo abbia lasciato al mondo.

E quella storia è la Kabbalah.

Lo Zohar.

Tutti i Kabbalisti della storia, fino a Rav Berg e Karen Berg, furono sempre denigrati, diffamati e assassinati pur di non permettere alle verità dello Zohar di essere diffuse fra le persone. Questo è anche ciò che accadde sul Monte Sinai con la costruzione del Vitello d’Oro e la rivolta contro Mosè.

 

Gesù era un Kabbalista. Gesù era il Messia, inviato per portare la salvezza a tutte le nazioni pagane.
Loro non lo lasceranno mai – e non dovrebbero neanche farlo – secondo quanto affermato dal Kabbalista Rav David Valle e dal profeta Zacaria. Il potere che i gentili percepiscono in Gesù è il potere divino dello Zohar. Per questa stessa ragione gli Israeliti, in particolare i Sefarditi nel corso della storia, non abbandoneranno mai Rav Shimon Bar Yochai. Loro venerano Rav Shimon, l’autore dello Zohar, nello stesso modo in cui i gentili venerano Gesù.

Il popolo Sefardita implora l’aiuto di Rabbi Shimon per ottenere miracoli nella maniera in cui i Cristiani si rivolgono a Gesù per chiedere i miracoli.

Questo è il modo in cui doveva essere.

I segreti dello Zohar furono nascosti all’interno del Cristianesimo perché i Kabbalisti erano consapevoli che la Torah, il Tempio e tutti gli insegnamenti segreti sarebbero stati distrutti dagli anti-Kabbalisti 2000 anni fa. Ed è proprio quello che avvenne.

Il Tempio venne bruciato al suolo e Gerusalemme si trasformò in un fiume di sangue. Nascondere gli insegnamenti dello Zohar nel Cristianesimo attraverso il potere della parabola, fu il modo in cui Dio ha adempiuto al decreto secondo cui gli Israeliti sarebbero dovuti essere esiliati nelle nazioni pagane per il peccato del Vitello d’oro e per il loro orribile ego che ha portato alla distruzione del Tempio e di Gerusalemme.

Ecco come funziona:

Prendendo gli insegnamenti dello Zohar a livello di significato LETTERALE nella forma della parabola, il Cristianesimo assume un aspetto di idolatria pagana con l’idea della Trinità e del Figlio di Dio che morì sulla croce.

Ma quando si guarda ai concetti Cristiani attraverso le lenti dello Zohar, allora essi diventano la Torah. Come?

Il Golgota e la Croce sono le Dieci Sephirot, le dieci dimensioni cui dobbiamo accedere per far risorgere ogni cosa che è morta nelle nostre vite, che si tratti di prosperità, felicità, un matrimonio, o un nostro particolare stato emotivo. Dobbiamo raggiungere il Golgota attraverso l’uccisione dell’influenza dell’ego.

Il Golgota è il regno delle Sephirot – le dimensioni più elevate, chiamate il cranio, che corrisponde al luogo conosciuto anche come Atika Kadisha. Questa è la sorgente e il regno in cui TUTTE le nostre preghiere trovano risposta.

Questo è il modo in cui la Luce che abbiamo perduto viene ripristinata. Ma non era possibile spiegare in maniera letterale alle persone dell’antichità cose come la multidimensionalità, il flusso di energia ed altri concetti avanzati. E’ difficile spiegarli persino oggi ad una classe di fisica delle scuole superiori. Quindi la verità circa le dieci dimensioni e la resurrezione della Luce in grado di ripristinare qualsiasi cosa andata perduta nella nostra vita, fu raccontata sotto forma di parabole.

Riguardo l’idea che Dio abbia un figlio, sappiamo ora che lo Zohar è molto chiaro su questo concetto: Ognuno che padroneggi la Kabbalah viene definito Il Figlio del Sommo Santo. Il Figlio di Dio. E la Trinità è essenzialmente la Triade Superiore delle Dieci Sephirot, conosciuta come il Padre (Abba), secondo lo Zohar. Le sei dimensioni intermedie sono chiamate “il Figlio” (Zeir Anpin) e la realtà fisica, Malchut, è chiamata lo Spirito Santo.

E’ proprio lì. Esattamente all’interno dello Zohar. Padre, Figlio e Spirito Santo si riferiscono ai tre differenti segmenti dell’Albero della Vita, le Dieci Sephirot, il modello della realtà.

 

I Kabbalisti ci dicono che tale progetto di usare il Cristianesimo come una parabola è stato fatto per dare a tutti gli Israeliti che avessero compreso appieno il Cristianesimo, una guida, un percorso di vita, un cordone ombelicale che li riportasse alla Torah durante il loro esilio di 2000 anni. Questo è stato fatto per assicurare che non si perdessero, che non si scollegassero dalla verità.

Questo intero progetto è stato anche realizzato a beneficio delle nazioni pagane, per dare loro una via di ritorno alla verità, alla Torah, in modo che quando il Messia viene, nel momento in cui la verità dello Zohar verrà finalmente rivelata a tutte le nazioni, essi siano in grado di riconoscervi gli insegnamenti di Gesù e tornare indietro a casa, tornare alla Luce dello Zohar, l’essenza e la fonte assoluta dei veri insegnamenti di Gesù.
Provate a rileggere più volte questo ultimo, lungo paragrafo.

I Kabbalisti spiegano anche come gli elementi pagani del Cristianesimo si prestavano anche ad un buon proposito. Aiutarono ad attrarre i pagani di tutta la storia e fornirono loro un cordone ombelicale con la verità.

Per esempio, lo Zohar afferma che la forza della morte è ciò che uccide la nostra felicità. L’effettiva forza della morte è colei che uccide un matrimonio. La forza della morte è ciò che uccide la prosperità economica. La forza della morte è l’unica causa del caos e del dolore. La forza della morte entra nella nostra vita attraverso il nostro ego. Ogni volta che reagiamo con ego, una goccia della forza della morte entra nelle nostre vite. Finché sono solo poche gocce, la vita diviene un po’ caotica. Mano a mano che incrementa, allo stesso modo cresce il nostro caos. Quando la forza della morte raggiunge una certa massa critica, è allora che la morte si manifesta nella nostra vita.

L’unico modo per eliminare la forza della morte è uccidere l’influenza dell’ego. O muore l’influenza dell’ego, o moriamo noi. Quando finalmente sconfiggiamo il controllo dell’ego su noi, scalando le Sephirot, ascendendo ai regni spirituali superiori attraverso la nostra trasformazione graduale, passo dopo passo, raggiungiamo la punta dell’Albero della Vita, (le dieci Sephirot), il Golgota, e siamo in grado a quel punto di resuscitare tutta la Luce che abbiamo perso nel nostro matrimonio, nel lavoro, nel nostro benessere interiore.

Quando riusciremo a rimuovere una quantità di ego sufficiente da tutta l’umanità, allora la resurrezione porterà all’esistenza immortale del corpo fisico e biologico. Questo segreto è stato nascosto nell’idea pagana di un Dio Morente sulla croce.

Dio non muore. Una Forza infinita non può essere contenuta all’interno di un corpo finito. Se Dio ha assunto sembianze umane ed è morto, la Sua morte non sarebbe maggiore o più profonda della morte di qualsiasi altro uomo. Perché? Perché se Dio è Dio, Egli non può morire. Se prende una forma mortale al fine di morire per il bene dei nostri peccati, la Sua morte non è migliore o peggiore della morte di qualsiasi altro uomo mortale. Per morire, è necessario essere mortali. Se sei Divino, allora sei immortale.

Quindi? Ogni morte sulla Terra dovrebbe essere così sconvolgente come la morte di Gesù. Noi non diamo valore alla morte di una persona anonima o a noi sconosciuta.

Nel momento in cui iniziamo a considerare la morte di ogni uomo come facciamo per la morte di Gesù, la morte cesserebbe di esistere sulla terra. QUESTO è il segreto della storia.

Fra l’altro, l’idea dei Kabbalisti che muoiono per ripulire dai peccati le generazioni, si ritrova anche nello Zohar e costituisce uno dei principi fondamentali della Kabbalah. I giusti patiscono il dolore per eliminare il giudizio dalle persone. La loro morte espia i peccati di un’intera generazione. E’ da questo che il Cristianesimo ha tratto l’idea. Il Kabbalista che patisce per purificare la sua generazione è definito un “pastore” e lo Zohar dice che egli è colui “che salva la generazione”. La connotazione Cristiana è innegabile.

 

Gesù fu ucciso. Egli venne impiccato ad un albero per aver provato a diffondere la Kabbalah e per aver denunciato la corruzione del Secondo Tempio. Il Nuovo Testamento ci dice in cinque diversi punti che Gesù fu impiccato ad un albero. Il Golgota e la croce sono una parabola per le Dieci Sephirot.

 

Recentemente, ho domandato ad un membro anziano del clero della Chiesa perché il Nuovo Testamento dice che Gesù fu impiccato ad un Albero. Lui mi ha risposto che si trattava di un codice e di una parabola. Allora gli ho chiesto perché accettasse il resto del Nuovo Testamento come una verità letterale anziché una parabola, con concetti come il Golgota e il Figlio di Dio? Non mi ha dato risposta. Non si possono utilizzare entrambe le modalità. O la Bibbia che ha parlato alle masse è tutta una parabola che deve essere decodificata esattamente come sia Gesù che Rabbi Shimon sostengono sia, oppure è tutta letterale. Non puoi utilizzare l’uno e l’altro modo a tua scelta.

 

Gesù morto in croce è una parabola per l’ego dell’uomo che muore sull’Albero della Vita – le Dieci Sephirot – al posto dell’ego fiorente sull’Albero della Conoscenza del Bene e del Male.

Anche il grande Kabbalista Rabbi Akiva fu ucciso per aver insegnato la Kabbalah. Così come altri Kabbalisti di quell’epoca tra cui Rabbi Ishmael e Rabbi Yehuda ben Baba e Rabbi Gamalial. L’uccisione dei Kabbalisti è stato il più grande massacro della storia, in termini di significato ed impatto. Ma il mondo conosceva soltanto l’uccisione di uno di essi in particolare – Gesù.

 

ACCEDERE ALL’INFINITO

 

Considerato che un infinito ESSERE DIVINO non potrà mai essere contenuto in un corpo finito, i raggi di Luce che emanano dall’Essere Infinito possono tuttavia fluire attraverso un corpo per sempre.

Quando l’ego viene eliminato, la Luce del Creatore può scorrere attraverso quella particolare persona, per sempre, conferendogli vita, integrità, tecnologia, serenità e pace, tutti pezzi di un puzzle in grado di edificare un mondo paradisiaco che potrà accrescersi soltanto in gioia ed appagamento eterni.

Quella Luce sta soltanto aspettando noi nel Golgota – il regno delle Dieci Sephirot che lo Zohar chiama Il Padre. Per i Cristiani, per raggiungere il Padre sono necessari gli insegnamenti dello Zohar di Gesù e si dovrà prima necessariamente raggiungere il regno delle Sephirot chiamate “il Figlio” note anche come Zeir Anpin, le sei dimensioni al di sopra nella nostra realtà fisica. Questa è la Realtà del 99% che apprendiamo nella Kabbalah.

 

LA SACRA LAMPADA

 

Proviamo ora a dare un’occhiata indietro alla storia. Scambiando il nome Gesù con Giorgio o Stefano per poter spiegare come Gesù fosse il Messia, e non Dio Stesso, possiamo ora comprendere come in realtà si trattasse della Luce Divina di Dio a SCORRERE in Gesù e ad accendere le anime dei pagani attraverso la storia. Fu questa Luce che fece da casa per le nazioni pagane nell’attesa che gli Israeliti si trasformassero e portassero finalmente lo Zohar a tutte le nazioni del mondo.

Ed è esattamente a questo proposito che furono destinati gli Israeliti; a diventare un faro di Luce Per tutte le Nazioni!

Il popolo Sefardita esaltò e venerò il potere di Rav Shimon Bar Yochai e lo Zohar per la stessa ragione: La Luce Divina fluiva in entrambi loro.

Una lampada è banalmente un contenitore che permette alla corrente elettrica di scorrere attraverso di esso e generare così luce in una stanza buia. Nessuno di noi ritiene che sia la lampada in sé la fonte di tale potenza né tantomeno pensiamo alla lampada identificandola con l’elettricità stessa. Una lampada non ha alcun potere di per se e non possiede nessuna corrente elettrica nella sua essenza.

È la corrente elettrica che fluisce attraverso la lampada ad essere la potenza che produce luce.

Ma abbiamo bisogno di questo contenitore, la lampada, per far sì che quella potenza si manifesti nella nostra realtà fisica.

Senza lampada, noi non vedremmo mai la luce che l’elettricità può creare. Quella lampada fu Rav Shimon Bar Yochai, Quella lampada fu Gesù.
Senza il contenitore di un impianto di refrigerazione, non avremmo mai il manifestarsi del potere dell’elettricità che genera la frescura.

Senza il contenitore per il riscaldamento, non avremmo mai il manifestarsi del potere della corrente elettrica che ci porta quel calore durante una fredda notte d’inverno.

 

Lo Zohar chiama effettivamente Rabbi Shimon La Sacra Lampada.

E questo è esattamente ciò che Gesù rappresenta per miliardi di persone.

 

Una Sacra Lampada.

Lui è il conduttore che canalizza la Luce Divina dello Zohar – la “corrente” di Dio – a tutte le nazioni del mondo. Lui rappresenta la loro connessione che li riporta al Padre. Allo Zohar.

E’ tempo di andare oltre le parabole e rivelare invece l’essenza vera della verità tramite la quale potremo realizzare la nostra Redenzione e porre fine alla sofferenza.

La Scienza Moderna di oggi ci consente di comprendere lo Zohar e conoscere la verità sull’esistenza, così che i Cristiani possano abbracciare gli insegnamenti di Gesù e dello Zohar, come gli Israeliti abbracciano gli insegnamenti di Rabbi Shimon Bar Yochai.

Rabbi Moses David Valle dice che, se questi due gruppi si riunissero sotto il baluardo della verità, sarebbero in grado di trasformare il mondo oltre ogni immaginazione e la morte finirebbe.

Nel mentre che Pesach e la Pasqua giungono a noi, condividiamo la verità dello Zohar, la verità del detto Ama Il Prossimo Tuo e permettiamoci di raggiungere tutti il Golgota, Atika Kadisha, il luogo dove tutte le preghiere dell’umanità saranno ascoltate e la resurrezione coinvolgerà il risorgere di ogni cellula del nostro corpo così che la morte possa essere sradicata per sempre dall’orizzonte dell’umana esistenza.

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Billy Phillips

Billy Phillips has been a student of Kabbalist Rav Berg and Karen Berg since 1989. He has been instrumental in helping to make Kabbalah accessible for the masses working on both private and public projects under the guidance of Kabbalist Rav Berg. He has lectured on a variety of topics, most notably the profound connection between Kabbalah, Christianity, Islam and the world of Science.

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1 Response

  1. I was in Gainesville, Fl for Shabbat. At the conservative synagogue, I was asked to join them for Mincha which I did. A gentleman spoke to me about his conversion to Judaism. I always find this interesting so I asked him “Why he picked the Jews? He said “my mother told me I was an Israelite. I have always been drawn to the Torah, Talit, and a few other Jewish symbols.” I told him to look up Billy Philips on the internet. It would help him sort out a bit of his confusion. I attended a lecture by Pierre Cousteau a few days ago. His passion is preserving the environment. The best take away is that we must improve our presentation and rhetoric to get people excited about the message. I think you have that idea. Thank you.

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